venerdì 18 marzo 2016

Settimo Giorno

Con l'immancabile Guagua ci portiamo a Fañabé.
Qui i centri commerciali comprendono negozi di lusso, gioiellerie comprese. Fino a qualche tempo fa erano piene di russi, che adesso si sono ridotti di molto.
Come sempre i nomi sono altisonanti: Royal Sunset Beach Club, Bahia Fañabé Suites, Iberostar Grand Hotel Salomé, ecc... Non sono da meno i giardini, Jardines De Nirvana!
La passeggiata sul lungomare é invitante, il tempo é buono, e di centri commerciali ne ho visti abbastanza, anche se sono entrato solo in tre centri in tutto, per cui proseguiamo sul lungomare.










 Qui le spiagge sono bianche, mentre da altre parti sono nere, che é il colore della lava. Che sia sabbia riportata?









L'immancabile ristorante italiano, in questo caso "La Nonna", é quello giallo dietro alla costruzione blu.




 Un ingresso ad un commercio, mascherato da sala da biliardo. La scala porta in basso verso il negozio.













Superato lo scoglio panoramico Del Duque, si prosegue nella spiaggia di La Enramada











 Al fondo della spiaggia i turisti si sbizzarriscono facendi gli "omini" di equilibristiche pietre sovrapposte.









 Un pittoresco personaggio sbarca il lunario suonando un vecchio organetto.












Sullo sfondo il nostro obiettivo, il vecchio borgo di Bahia La Caleta.









 I parapendio atterrano sulla spiaggia in mezzo ai turisti










 Ed eccoci arrivati a La Caleta. Il borgo in riva al mare ha mantenuto un aspetto umano, senza l'invasione dei centri commerciali. Ma solo in riva al mare, perché all'interno verso la collina e lungo il barranco (avvallamento con al fondo la sede di un teorico torrente, ma completamente secco), stanno costruendo di tutto e di più.





Alcune villette con i tetti leggermente a pagoda. Qui non ho trovato le villette a schiera replicate a centinaia, al limite una decina.











Il cortile di una villetta.














L'ingresso di un negozio di pettinatrice-manicure-trattamento unghie













Laggiù in fondo si intravede Las Americas.









Al ritorno ho fatto una foto dal pulman che ci riportava a Los Cristianos, per documentare come stanno colonizzando l'entroterra.


Domani mattina farò ancora un giretto prima di prendere l'aereo.





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