martedì 15 marzo 2016

Quinto Giorno

Cicerone, la mia guida a Tenerife, mi ha detto che il clima dell'isola é profondamente diverso da nord a sud, da est a ovest. Abbiamo allora deciso di affittare un'auto per un giorno, con cui fare il giro dell'isola.
Con la tipica flemma canaria, il noleggiatore ha aperto alle 9, ma l'auto siamo riusciti ad averla alle 10. Gentile, per farsi perdonare il ritardo ci ha dato un'auto nuova e più comoda di quanto preventivato. Una Citroen c4 cactus, 30 euro per un giorno, km illimitati.
Siamo partiti da Los Cristianos in direzione nord verso la capitale dell'isola, Santa Cruz. Autostrada scorrevole e ben tenuta, senza pedaggi, come tutte le autostrade dell'isola. In prossimità di Santa Cruz il clima in effetti é cambiato. Ci ha accolto una pioggia intensa a macchia di leopardo, abbiamo quindi optato per un semplice giro esplorativo in auto, anche perché a me le grosse città non piacciono molto.
Puntiamo quindi verso San Cristobal de la Laguna nel traffico del mezzogiorno. Piove, la strada sale a 600 metri di altitudine, e il termometro dell'auto é sceso a 12°C. La visiterò un'altra volta... e abbiamo proseguito verso l'altro lato dell'isola, a ovest.
Qui si vede bene l'effetto della differenza di clima. Mentre a sud (Los Cristianos, Las Americas) le montagne erano spoglie e in pianura le poche piante fuori dalla città erano quelle tipiche delle zone desertiche, qui la vegetazione é abbondante e varia, frutto di piogge e umidità.


Lasciamo l'autostrada e passiamo da Santa Ursula, tanto per darmi la possibilità di vedere una piccola città sul fianco della collina












 
Da qui é visibile Puerto de la Cruz, che ci promette un po' di sole.
Decidiamo quindi di scendere in riva al mare e farci una passeggiata nel centro.





Cicerone prima di risiedere a Los Cristianos é vissuto qui qualche mese, e secondo lui questa é la città più bella dell'isola. Ma in inverno il clima non é così caldo, e ogni tanto una stufetta non guasta, motivo per cui é sceso a sud.
Tipiche case canarie, con i balconi in legno, nel centro storico



 La città é caratterizzata dal colore nero della lava del vulcano Teide. Mi ha lasciato un po' sgomento la spiaggia con la sabbia nera.
Una statua bronzea celebra la pescadora.




Al porto il classico piatto di sardinas y papas con salsa mojo

















ancora due passi sul lungomare



















prima di riavviarci verso il ritorno, la visita ad un mini centro commerciale ricavato dentro ad una casa canaria
























Il rientro lo facciamo passando da Santiago del Teide, a 1000mt slm, e ci aspettiamo una serie di tornanti e una strada impegnativa, qui l'autostrada non é riportata nelle cartine o nel navigatore. Ma con nostra sorpresa una buona fetta del tragitto lo facciamo nella autostrada appena inaugurata.
Rientriamo in serata attraversando Adeje e Fanabé.

Sono rimasto ben impressionato dalla costa di Puerto de la Cruz. Per me che ho vissuto tutta la vita nel verde canavese, é il luogo che più gli assomiglia.
Confermo che il clima é totalmente differente nei vari punti dell'isola, e per chi volesse stabilirsi, la scelta deve tenerne conto.

Domani voglio andare a vedere il paese della movida, Las Americas.


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